Con l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, la frequenza con cui ci laviamo le mani è cresciuta a dismisura: tutto questo ha portato, chiaramente, ad una secchezza eccessiva della pelle, screpolature ed arrossamenti indesiderati.
Vediamo come prevenire queste spiacevoli situazioni.

Anche se può sembrare una banalità, la fase di lavaggio delle mani nasconde alcuni trucchi da non sottovalutare. Prima di tutto, c’è differenza tra acqua calda ed acqua fredda? Al fine di lavare correttamente le mani, che l’acqua sia fredda o calda, non c’è differenza nel potere antibatterico. Tuttavia, l’acqua troppo calda può aggravare la secchezza, andando ad eliminare lo strato di grassi che, naturalmente, protegge la cute. L’acqua fredda, invece, favorisce la vasocostrizione e lascia la pelle molto meno secca. Lo strato di grassi che ricopre la nostra pelle è fondamentale per la protezione da germi, batteri e virus, ma anche per la ritenzione delle molecole d’acqua, che a loro volta rendono la pelle più idratata: l’utilizzo di detergenti e gel disinfettanti distrugge le proteine intercellulari e di conseguenza non permette ai corneociti (cellule dello strato superficiale della pelle) di trattenere l’acqua.
Acqua e sapone o gel disinfettanti (m’ama o non m’ama)?
Premesso che la scelta varia a seconda della situazione in cui ci si trova, bisognerebbe preferire sempre l’acqua ed il sapone ai gel disinfettanti, poiché questi ultimi sono maggiormente aggressivi per la nostra pelle. Se ci si trova a casa, ad esempio, non è necessario utilizzare gel a base alcolica al posto di acqua e sapone. Le soluzioni alcoliche contengono, come dice il nome, una percentuale di alcool molto elevata (fino all’80%) per permettere la denaturazione delle proteine e fungere da antisettici.
Principali ingredienti gel igenizzante |
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Acqua |
Alcohol denat. >60% |
Propylene glycol |
Principali ingredienti gel igenizzante |
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Acqua |
Alcohol denat. >60% |
Propylene glycol |
Prevenire la dermatite da lavaggio delle mani.
Abbiamo visto come lo strato di grassi protegge le nostre mani, abbiamo capito qual’è la differenza principale tra saponi e gel disinfettanti ed il loro effetto delipidizzante nei confronti dei grassi della nostra pelle, adesso bisogna capire quali sono le accortezze che possiamo adoperare per prevenire la dermatite da lavaggio delle mani (e le fissazioni, piccoli microtagli della pelle).
Il principale consiglio è quello di utilizzare spesso una crema idratante/lenitiva, che possa aiutare le nostre mani a ritrovare il loro naturale equilibro, ricostituendo la barriera protettiva della cute. Le creme più adatte al ruolo sono, senz’altro, quelle di estrazione naturale, contenenti principi attivi quali: camomilla romana, acidi grassi, ceramidi e glicerina. Si sconsigliano, invece, i prodotti contenenti siliconi e profumi riconosciuti come allergeni (in totale sono 26, come regolato dall’allegato III del Regolamento (CE) 1223/2009). Nonostante ci possa sembrare impossibile districarsi tra il “mare magnum” di prodotti offerti dal mercato, la scelta dovrebbe ricadere sempre sulle creme che hanno una provenienza chiara, che rivolgono una grossa attenzione all’ambiente, rendendolo protagonista della “filosofia” della linea. Ad esempio, la crema mani lenitiva Cosmeteria Verde, contiene il meglio dei principi attivi per la cura delle mani: dall’estratto del Fico d’India di Sicilia si ottiene il Gel di Opuntia, conosciuto come la forma vegetale dell’acido ialuronico, che combinato all’Apigenina, estratto dalla Camomilla Romana, si ottiene una crema che funge da barriera fisica e che protegge la pelle da fattori di stress ambientali, idratandola al contempo profondamente. Basata su eccellenze botaniche italiane raccolte e lavorate in Italia da Valetudo, azienda con esperienza trentennale nella cosmesi, segue il concept di tutta la linea: il rigoroso rispetto dell’ambiente. Ancora una volta, il Made in Italy, ci mostra come innovare rispettando la nostra madre terra.
Altre accortezze vanno dall’evitare di mangiare le pellicine o le unghie (poiché così facendo si crea terreno fertile per l’accesso di virus e batteri) fino al creare una “maschera” alle mani: in particolare, quest’ultimo suggerimento, può sembrare un po’ strampalato, ma l’importanza delle maschere alle mani è alla stregua di quelle facciali. Tutto consiste nell’applicare un velo di crema sulle mani secche o fissurate e coprirle con una pellicola trasparente, lasciarle a riposo per 45 minuti per poi rimuovere il velo e far assorbire la crema in eccesso. Non siete convinti? Provate voi stessi!

ATTENZIONE: si è parlato spesso di modalità di accesso dei virus tramite la cute: ci tengo a precisare che il Coronavirus non passa attraverso la pelle, ma attraverso l’epitelio delle cellule respiratorie. Tuttavia è doveroso ricordare che le mani sono tra i principali veicoli di diffusione del virus, portandole noi stessi a bocca ed occhi.
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